La memoria è un valore necessario per proseguire il cammino verso il futuro ed è un valore sicuramente importante per la famiglia dell’Avis comunale OdV di Reggio Calabria, cresciuta grazie al contributo di tanti che oggi non ci sono più. Enzo Romeo, Gaetano Calipari, Domenico Comi e, dallo scorso anno, anche Ignazio Parrino al quale da quest’anno sarà intitolato il premio Solidarietà dedicato alle scuole, ai ragazzi e ai dirigenti e ai docenti che hanno offerto agli studenti la possibilità del dono, accogliendo nei cortili dell’istituto l’autoemoteca. Proprio per il suo instancabile operato di sensibilizzazione dei giovani, il direttivo dell’Avis comunale OdV di Reggio Calabria, guidato dalla presidente Myriam Calipari, ha voluto che il premio Solidarietà da quest’anno portasse il suo nome. “Ignazio Parrino era un uomo mite ma determinato che tutti ricorderemo sempre per la sua passione e dedizione”, ha commentato la stessa presidente.
L’auditorium Calipari di palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, ha ospitato, quindi, la cerimonia di consegna, apertasi con i saluti del presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto, e del sindaco della città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà.
“Donare il sangue non solo potrebbe salvare una vita ma potrebbe aiutare a generare altra vita. Da qui la grande importanza di questo gesto che non si esaurisce nel tempo ma che deve essere alimentato dalla solidarietà e da percorsi educativi ad essa ispirati”, ha sottolineato il presidente Nicola Irto seguito dal sindaco Falcomatà che ha posto l’accento sul “significato del dono che avvalora la nostra esistenza di uomini, donne, di membri di una comunità che consapevolmente e responsabilmente si prendono cura del prossimo, diventando di questo valore una credibile e costante testimonianza”.
Quindi hanno salutato il consigliere nazionale Mimmo Nisticò e il vice presidente vicario dell’Avis Calabria, Paolo Marcianò, che ha lanciato l’appello a riscoprire “la necessità di amare il prossimo, specie se sofferente ed emarginato, attraverso il dono del sangue e ogni atto della quotidianità”.
Intervenuto anche il presidente dell’associazione Donatori Nati Calabria della Polizia di Stato, Giuseppe Presto, che ha evidenziato “il ruolo centrale del dono in relazione al dovere di ciascuno di noi di contribuire al benessere collettivo della comunità”.
L’apertura della cerimonia è stata arricchita da due momenti di memoria. Alla presenza del padre Domenico, è stato ricordato il giovane centauro prematuramente scomparso alcune settimane fa, Walter Zema, che proprio a scuola aveva cominciato a donare. Una vita breve la sua, capace tuttavia di diventare, per altri giovani, preziosa testimonianza di dono “non si sa per chi ma si sa perché”.
Alla presenza dei figli di Ignazio Parrino, Vittorio e Rita, è stato poi ricordato il caro amico e appassionato dirigente Avis. “Mio padre sarebbe stato contento di vedere questi giovani qui. So che è con noi in questo momento. Il suo cuore era talmente grande da contenerne due: uno rosso per il suo amore per l’Avis e uno amaranto per la sua passione per la Reggina”, ha ricordato Rita Parrino. A tracciare il suo profilo sono state poi le parole del dirigente nazionale Mimmo Nisticò, che al suo fianco ha lavorato per tanto tempo. “Avis, Reggina e Famiglia, questi erano i punti cardinali della vita di Ignazio. Con commozione richiamo alla mente il suo arrivo in Avis. Ricordo che si mise subito accanto al professore Domenico Comi, al servizio della sua intuizione di portare l’Avis tra i giovani attraverso la scuola e di avviare una interlocuzione con il Ministero della Pubblica Istruzione, oggi Miur. Da subito il professore Parrino si mise ad operare nel solco virtuoso del collega, il professore Comi, per incrementare la donazione degli studenti. Noi adesso raccogliamo un testimone importante che ci riempie di orgoglio ed anche di responsabilità”, ha sottolineato Mimmo Nisticò.
Quindi la premiazione delle scuole: l’istituto tecnico industriale Panella – Vallauri e l’istituto tecnico economico Raffaele Piria, l’istituto d’istruzione superiore Augusto Righi, il liceo delle scienze umane Tommaso Gullì, il liceo scientifico Leonardo Da Vinci, questi presenti con una delegazione di studenti e docenti, il liceo classico Tommaso Campanella, il liceo scientifico Alessandro Volta, l’istituto d’istruzione superiore Boccioni-Fermi e il liceo artistico Preti-Frangipane.
Una targa è stata anche consegnata alla Scuola Allievi Carabiniere Fava – Garofalo di Reggio Calabria, guidata dal colonnello Alessandro Magro, costante punto di riferimento per l’attività di raccolta, rappresentata in sala dal tenente Andrea Puliafito.
Un riconoscimento significativo ha riguardato anche gli istituti comprensivi Archi – Falcomatà, dove sono state già espletate tre raccolte di sangue grazie all’impegno del comitato genitori, rappresentato da Guglielmo De Carlo e costituitosi su impulso dell’associazione Talassemici del territorio. “Rimasi colpito al momento di scoprire che esistevano persone che avevano bisogno di ricevere sangue. Così ho subito creduto che la scuola, nella sua vitale necessità di essere parte integrante della comunità, dovesse occuparsi di queste persone”, ha raccontato Guglielmo De Carlo.
Un percorso di sensibilizzazione che a gennaio coinvolgerà anche l’istituto comprensivo Cardeto – San Sperato di Reggio Calabria, rappresentato dalla docente Cinzia Pagano, referente per l’Educazione alla salute, e dalla dirigente Carmela Sgarioto che ha sottolineato l’importanza del “messaggio educativo legato alla donazione del sangue anche per i più piccoli e per le loro famiglie”.
Il compito di raccontare in cifre l’attività della sezione comunale Evelina Plutino Giuffrè Avis OdV Reggio Calabria è stato affidato alla presidente Myriam Calipari. “Il nostro impegno deve misurarsi anche con i dati, numeri che rivelano la scelta di solidarietà di tanti donatori, in questo caso giovani come voi. Lo scorso anno nelle vostre scuole abbiamo raccolto 407 sacche di sangue, 43 presso gli istituti comprensivi e 100 presso la scuola Allievi Carabinieri. Grazie per aver accolto il nostro appello. Desideriamo crescere per poter fare ancora meglio e di più. Speriamo di continuare con la nostra attività che non riguarda solo la raccolta di sacche di sangue ma anche la sensibilizzazione e la formazione ai valori della solidarietà e della cittadinanza attiva perché, come scrisse il poeta indiano Tagore, di noi sopravvive ciò che abbiamo donato nelle mani di tutti”, ha sottolineato Myriam Calipari.
“Essere qui a parlare con voi ragazzi – ha sottolineato Alfonso Trimarchi, direttore del Centro Trasfusionale del Grande Ospedale Metropolitano il Reggio Calabria – è il modo migliore per ricordare Ignazio Parrino. L’invito che rivolgo è a mettere a frutto il bene che lui ha incarnato con la sua vita e il suo impegno e che c’è in ognuno di noi, divenendo consapevoli che ci sono persone che senza trasfusioni non riescono a sopravvivere. Continuare quindi a sostenerci, scoprendo che il dono del sangue arricchisce la nostra vita e, grazie alla ferree leggi vigenti in materia, tutela anche la nostra salute”.
“L’Avis si propone ai giovani come palestra di civismo e responsabilità. Il sangue, in quanto farmaco salvavita, donato al mattino può cambiare la giornata di una persona e dei suoi familiari. La sua importanza vitale per il nostro organismo – ha spiegato, infine, Demetrio Labate, direttore sanitario dell’Avis comunale di Reggio Calabria – è stata anche al centro del percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento in cui l’Avis comunale OdV di Reggio Calabria è anche impegnata per promuovere la cultura del dono nelle scuole”. Parola dopo a Demetrio Cardile, Davide Morabito e Chiara Triolo della IV B sezione Cambridge (lo scorso anno III B) che hanno illustrato la brochure e il manifesto elaborato durante il percorso per presentare l’Avis e la sua attività, anche tradotto in lingua inglese.
Infine spazio al sorteggio di uno smartphone, grazie alla partnership con Il Telefonino Vodafone Store Zona Questura, rappresentato da Debora Liserra. Sorteggiato, tra tutti i donatori di quest’ultimo trimestre, lo studente dell’istituto Panella – Vallauri Pasquale Porpiglia che potrà ritirare il suo premio presso la sede comunale Avis di Reggio Calabria, al momento della sua seconda donazione. “Ogni giorno utilizziamo lo smartphone per condividere parti di noi. Riflettiamo sul fatto anche donare il sangue è una atto di condivisione della parte più bella di noi che potrà aiutare qualcun altro. Donare il sangue, infatti, consente di condividere la propria vita con il prossimo”, ha sottolineato Debora Liserra.
Reggio Calabria, 13 dicembre 2019