Il bene confiscato alla criminalità organizzata, sito in via Corso Garibaldi n. 585, è stato formalmente assegnato in comodato d’uso gratuito all’Avis comunale di Reggio Calabria. La sezione reggina dell’associazione italiana Donatori di Sangue già dal 2014 ha sede in questo immobile, la cui sala “Gaetano Calipari” questa mattina ha fatto da cornice alla firma dell’accordo tra Antonio Romeo, presidente dell’Avis comunale reggina, Matilde Pirrera, in rappresentanza della direzione dell’Agenzia nazionale beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata, e Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria.
L’incontro ha sancito la conclusione dell’iter burocratico di assegnazione da parte della Provincia all’Avis comunale reggina del bene che l’associazione aveva già ricevuto in fase di sequestro e che con le proprie risorse ha ristrutturato. Un momento di grande partecipazione che la famiglia Avis, composta da volontari donatori, staff e direttivo, ha voluto condividere con la cittadinanza tutta per testimoniare la positività di un’esperienza di riutilizzo sociale di un bene sottratto al crimine organizzato e la complessità di un processo contraddistintosi per la significativa e preziosa sinergia istituzionale.
Al tavolo anche il decano dell’Avis reggina Mimmo Nisticò e tra i saluti introduttivi anche quelli del presidente Avis Calabria, Rocco Chiriano. Presenti anche il maggiore Giuseppe Morale, capo ufficio del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, il consigliere regionale Mimmo Battaglia, l’assessore provinciale reggino alla Cultura e alla Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo, il geometra Francesco Araniti, che per la Provincia ha seguito l’iter amministrativo, Debora D’Aguì, funzionaria dell’agenzia dei Beni Confiscati e Sequestrati.
“Oggi realizziamo un sogno. I cittadini di Reggio Calabria, città e provincia, possono vantare un’altra eccellenza nell’ambito socio – sanitario con sede in un bene sottratto al malaffare e riutilizzato socialmente. Strumento per la realizzazione dell’obiettivo dell’autosufficienza nel fabbisogno di sangue, casa Avis è soprattutto la casa dei donatori e delle donatrici che con il loro gesto gratuito scelgono di servire la collettività. Una casa che adesso è anche emblema di riscatto per l’intera collettività, grazie all’impegno quotidiano profuso dall’Avis per l’affermazione dei valori di Legalità declinati in solidarietà e gratuità”, ha evidenziato Antonio Romeo, presidente dell’Avis comunale reggina.
“Abbiamo fatto solo il nostro dovere e assolto al nostro compito istituzionale di assicurare il corretto utilizzo delle risorse. Io ringrazio tutti gli attori coinvolti in questo iter complesso che grazie alla sinergia innescata ha dato ricchi frutti, capaci di avvalorare e concretizzare l’ideale di uno Stato che opera al servizio della cittadinanza”, ha sottolineato la viceprefetto Matilde Pirrera, della direzione dell’agenzia Beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata.
“Una giornata di festa che cade anche in frangente storico per il nostro territorio e il suo principale ospedale che da poco hanno abbracciato anche la delicata sfida del reparto di Cardiochirurgia. Una sfida che rende l’Avis, i suoi donatori e le sue donatrici ancora più responsabili della tutela della salute pubblica. Questo bene consegnato alla cittadinanza costituisce un valore aggiunto che certamente contribuirà ad un percorso di crescita e servizio sempre più virtuoso”, ha sottolineato il decano dell’Avis reggina Mimmo Nisticò.
“Avrei voluto che in questa giornata ci fosse anche mio padre Vincenzo Romeo, presidente onorario dell’Avis comunale di Reggio Calabria e decano della stessa, che oggi ci guarda da lassù assieme a Tanino Calipari, alla contessa Plutino Evelina Giuffrè ed al professore Domenico Comi. Spero siano tutti soddisfatti dell’impegno che abbiamo profuso nel proseguire lungo il solco da loro tracciato, continuando a far crescere, anche in questa occasione, la splendida realtà dell’Avis a Reggio e in Calabria”, ha concluso Antonio Romeo, presidente dell’Avis comunale reggina.
Reggio Calabria, 7 dicembre 2016